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Introduzione al Tirocinio Formativo Attivo (TFA)

Aggiornamento: 15 nov

Quante volte avete sentito parlare del Tirocinio Formativo Attivo, meglio noto come TFA? Ma di cosa si tratta davvero, e quali sono i cambiamenti previsti per i prossimi mesi? Esploriamo insieme in questo articolo tutto ciò che serve sapere su questo percorso formativo e sulle novità che interesseranno il mondo dell’inclusione scolastica.


Cos'è il TFA?

Il TFA rappresenta il percorso stabilito dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per consentire agli aspiranti insegnanti di conseguire la specializzazione sui posti di sostegno. Fino a oggi, ogni università ha avuto il compito di organizzare questi corsi, pur rispettando alcune indicazioni ministeriali di carattere didattico e organizzativo. Ogni anno, ciascuna università pubblica un bando che stabilisce le date delle prove di selezione e il numero di posti disponibili per i vari ordini e gradi scolastici, permettendo così ai candidati di accedere al percorso di formazione e specializzazione.


Opportunità di Accesso alla Prima Fascia GPS

Per molti docenti, il conseguimento del TFA è stata una tappa fondamentale per inserirsi nelle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) di prima fascia, specialmente per le classi di concorso sul sostegno. Grazie alla carenza cronica di insegnanti specializzati, i docenti che hanno conseguito il TFA si trovano spesso con maggiori opportunità di ottenere incarichi e di essere collocati nelle scuole. Finora, tutti coloro che possedevano i requisiti di inserimento nelle GPS potevano accedere al TFA e ottenere la tanto ambita specializzazione.


Novità in Arrivo per il TFA e l'Inclusione Scolastica

Tuttavia, negli ultimi mesi, l’intero settore dell’inclusione scolastica ha visto importanti cambiamenti normativi che impatteranno anche il TFA. Con l’approvazione dell’articolo 6 del Decreto Legge Sport e Scuola (DL 71/2024), a partire dal 2025 saranno introdotti nuovi percorsi di specializzazione per il sostegno organizzati da INDIRE. Questi percorsi, che richiedono l’acquisizione di 30 CFU (Crediti Formativi Universitari) entro il 31 dicembre 2025, rappresentano un’opportunità importante per il futuro della didattica inclusiva in Italia.


Le Università e l'Organizzazione dei Nuovi Percorsi di Specializzazione

Anche in questo caso, le università avranno la possibilità di organizzare in autonomia i percorsi o di stipulare convenzioni con INDIRE per agevolare il processo di formazione. Potranno accedere ai nuovi percorsi tutti i docenti che, nei cinque anni precedenti, abbiano maturato almeno tre anni di servizio su posti di sostegno nelle scuole statali e paritarie, anche se non continuativi. Non sono previsti test di sbarramento, e l’obiettivo del Ministero è quello di garantire che, nei prossimi anni, ogni insegnante possa sviluppare competenze metodologiche e didattiche specifiche per una didattica inclusiva di qualità.


Reazioni e Polemiche sui Nuovi Percorsi

I nuovi percorsi, seppur pensati per ampliare le competenze degli insegnanti di sostegno, hanno suscitato qualche malcontento tra coloro che, negli ultimi anni, hanno ottenuto la specializzazione attraverso il TFA, affrontando prove selettive e un percorso formativo rigoroso e impegnativo. Questi docenti temono che i nuovi percorsi possano "dequalificare" la professione, semplificando eccessivamente l’accesso alla specializzazione.


Altre Novità per il Personale Scolastico e il Sostegno

Il Decreto Legislativo non si limita a riformare i percorsi di specializzazione per il sostegno, ma introduce anche altre novità rilevanti. Ad esempio, l’articolo 8 consente, previa richiesta da parte della famiglia e valutazione favorevole del Dirigente scolastico, di confermare un insegnante di sostegno a tempo determinato anche nell’anno scolastico successivo. Questo permetterà una maggiore continuità per gli alunni e le famiglie, un aspetto essenziale per gli studenti con disabilità che necessitano di un supporto stabile e coerente nel loro percorso formativo.

Inoltre, la nuova normativa prevede una formazione potenziata per tutti coloro che collaborano alla stesura del progetto di vita degli alunni con disabilità, promuovendo una maggiore competenza e attenzione verso le esigenze educative speciali. È stato anche previsto un aumento del Fondo unico per l’inclusione, destinato a migliorare i servizi e le risorse per il sostegno scolastico.


Conclusione

Speriamo che questo articolo abbia chiarito le principali novità sul TFA e le future prospettive per l’inclusione scolastica. Se avete domande o desiderate maggiori dettagli sulle nuove normative, non esitate a contattarci sui nostri canali social. La nostra consulenza è totalmente gratuita e sempre disponibile per aiutarvi a navigare tra le complesse normative scolastiche. Restate aggiornati e, soprattutto, non smettete di investire nella vostra formazione!


Vi aspettiamo!


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Bambini che giocano con Insegnante

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