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GPS e GI: Una guida completa alle Graduatorie per l’insegnamento

Se siete finiti su questo blog, vuol dire che almeno una volta avete pensato di entrare nel mondo dell’insegnamento. Ci siamo passati tutti: “conseguo il diploma, conseguo la laurea, vado ad insegnare”

O almeno questo è quello che credevamo.

Possiamo dire che il percorso per diventare insegnante è quasi complesso quanto quello del Titolo Accademico, ma con alcune differenze. 

Anno dopo anno le persone che provano ad entrare nel mondo scolastico aumentano, ogni anno i metodi di accesso cambiano e ogni anno le graduatorie diventano sempre più difficili da scalare. 

Già, le graduatorie, questo famoso punto di accesso alla scuola. Ma cosa sono? Scopriamolo nel dettaglio in questo articolo.


Panoramica generale delle Graduatorie

Le graduatorie, come dice la parola stessa, sono elenchi ordinati di docenti che aspirano ad ottenere incarichi di insegnamento. Una sorta di sistema meritocratico che smista gli insegnanti tra la varie scuole in base a diversi fattori che analizzeremo in seguito.

Ovviamente, data la grossa mole di docenti, di Istituti, di esigenze e di Classi di Concorso (le materie da insegnare), il sistema di graduatorie è vario e, a prima vista, complesso.

Proprio per questo motivo, in questo articolo cercheremo di chiarire il più possibile il funzionamento delle due principali “liste” che riguardano quasi ogni docente dal primo inserimento al tanto aspirato contratto indeterminato: il “Ruolo”.

Vi anticipiamo già che essendo un argomento molto ampio e a tratti complicato, in questo articolo ci soffermeremo solo sulle graduatorie principali (GPS e GI), tralasciando le altre per un secondo momento.


Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS)

Le GPS sono le Graduatorie più famose, più attese da ogni docente, e su cui ci soffermeremo più a lungo in questo post.

Come suggerisce il nome stesso, le Graduatorie Provinciali per le Supplenze sono quelle che permettono al docente di entrare nelle scuole che hanno dei posti vacanti nelle diverse CdC (Classi di Concorso), sotto forma di Supplenti: personale con incarico a tempo determinato (fino al 30/06 o 31/08), con un monte ore che varia da caso a caso, in base alla richiesta degli Istituti Scolastici.

C’è però un’altra parola che salta all’occhio: Provinciali.

Come già anticipato ad inizio articolo, la mole di aspiranti docenti ogni anno diventa sempre più numerosa, ma già qui arriva la prima suddivisione, cioè la scelta della Provincia di destinazione. 

L’aspirante insegnante infatti non può sapere se e quando sarà chiamato, ma nella fase di iscrizione alle GPS può scegliere la provincia in cui andrà a concorrere per la supplenza.

Ovviamente, come tutti ormai sanno, ci sono delle provincie che permettono ai nuovi arrivati più possibilità di entrare e fare punteggio a causa della minor concorrenza in fase di accesso, ma di questo ne parleremo successivamente.

Quindi, tornando un attimo indietro (più o meno a Giugno), abbiamo inviato la nostra richiesta di accedere alle GPS, abbiamo scelto la Provincia e, verso fine Agosto, stiamo aspettando la convocazione, o meglio… Il bollettino.

Ma chi la fa questa convocazione? E in base a cosa? 

Sedetevi comodi e state attenti ai prossimi passaggi, che saranno fondamentali.


Procedura e Requisiti di Accesso

Innanzitutto dobbiamo specificare che l’accesso alle GPS si apre ad ogni biennio. In questo caso specifico quindi, i futuri docenti dovranno aspettare a Giugno 2026 (se quindi siete rimasti fuori nel 2024, state tranquilli, ci sono altri metodi per entrare di cui parleremo in seguito).

Per l’iscrizione, è sufficiente collegarsi al sito Istanze Online e seguire la procedura guidata. Fin qui tutto ok, ma quali sono i requisiti?

Per poter accedere bisogna avere un Titolo valido che ci immetta in una o più CdC: nella maggior parte dei casi si tratta di Laurea Magistrale oppure Diploma (per ITP). Anche quest’argomento sarà approfondito in un articolo a parte per ragioni di ampiezza e complessità.

Perfetto, ho caricato i miei documenti, ho risposto alle varie domande personali, adesso?

Adesso bisogna caricare le certificazioni. Come abbiamo già detto prima, la graduatoria è meritocratica, e tiene quindi presente due fattori fondamentali: gli anni di servizio (che se siamo all’inizio saranno pari a zero) e i titoli

Per quanto riguarda i titoli, i più comuni per acquisire punteggio (e quindi risalire la graduatoria) sono il voto di Laurea (che per ovvie ragioni hanno tutti quelli che accedono), le certificazioni informatiche, le certificazioni linguistiche e il CLIL.

Una volta inseriti tutti questi dati ci sarà assegnato un punteggio, che definirà poi la nostra posizione in “classifica”.

Adesso si passa alla scelta della Provincia di destinazione e le 150 preferenze, che serviranno poi a lui… si, il tanto amato quanto odiato algoritmo.


Algoritmo, come funziona?

Negli anni precedenti, ogni docente era convocato in presenza nella sede dell’USP (Ufficio Scolastico Provinciale) di riferimento, e in base alla posizione in graduatoria poteva scegliere l’Istituto di destinazione tra quelli rimasti.

Da qualche anno però, con il progresso tecnologico, il MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) ha indetto questa nuova procedura legata alle 150 preferenze e algoritmo.

Partiamo quindi dalla base, la scelta delle preferenze.

Durante la richiesta di accesso, il sito di Istanze Online ci chiede di esprimere una classifica delle nostre preferenze per quando saremo chiamati. Queste scelte non sono scuole singole, ma possono essere scuole, città, distretti o l’intera Provincia. Stesso discorso vale per l’orario di lavoro e la durata del contratto, che viene suddivisa in Tempo Pieno (che varia in base al grado della scuola) o Part Time (il cosiddetto spezzone che parte da un minimo di 7 ore settimanali di lavoro).

Queste preferenze espresse serviranno poi all’algoritmo per procedere alla convocazione, e quindi estrarre il bollettino totale dei nomi. 

Per semplificare, possiamo dire che il processo di selezione è dapprima verticale e poi orizzontale.

Cosa vuol dire? Il Sistema, una volta ordinati i candidati per punteggio, procede ad assegnare loro una tra le sedi disponibili, secondo preferenza del candidato.

Ciò vuol dire che l’algoritmo, una volta sceso verticalmente tra i nomi e assegnate le sedi, arriverà al nostro nominativo. Attenzione adesso a questo passaggio fondamentale.

Se tra le nostre preferenze, l’algoritmo trova una scuola che abbia un “posto libero”, allora ci sarà assegnata la supplenza. Che succede invece se ci sono scuole libere, ma che io non ho messo tra le mie scelte? Il nostro nome sarà saltato, e il Sistema assegnerà quel posto libero al primo nome successivo che abbia espresso quella preferenza. 

A questo punto, le domande più gettonate sono due:

  1. Se l’algoritmo mi ha saltato, tornerà indietro per assegnarmi ad un’altra Scuola? No, l’algoritmo non torna mai indietro. 

  2. L’algoritmo mi ha saltato ed ha nominato una persona con meno punti di me, come mai? Perché tra le Scuole disponibili in quel momento, non c’era nessuna  compatibile con le tue 150 preferenze. 


Ad inizio Settembre viene quindi avviato il processo di selezione: una volta che il Sistema ha coperto tutti i posti vacanti assegnando le cattedre ai rispettivi nominativi, il tanto atteso bollettino viene pubblicato sul sito ufficiale dell’USP, e da quel momento in poi si hanno circa 24/48 h per raggiungere la scuola di destinazione e firmare la Presa di Servizio.

Nel caso in cui qualche persona dovesse non firmare la Presa di Servizio, così da rinunciare all’incarico, l’algoritmo riprenderà dalla persona successiva all’ultima nominata, così da formare un secondo bollettino e ricoprire il posto. Questo processo si ripete più volte nel periodo che va da Settembre a Dicembre.


La Suddivisione in Fasce e Posti Riservati

“Ok quindi alla fine è semplice: faccio richiesta, mi convocano, faccio punti…”

Ovviamente no. Perché il discorso che abbiamo fatto finora va bene all’inizio, forse i primi anni, ma poi si deve (o almeno si consiglia fortemente di) andare in Prima Fascia. 

Le GPS infatti, non sono un “unico elenco” ma si dividono in Prima e Seconda Fascia. In quest’ultima troviamo tutte le persone che sono da poco entrate in questo mondo, o che comunque ci sono da anni ma non hanno mai conseguito l’abilitazione.

Alla Prima Fascia appartengono invece tutte le persone che in un modo o nell’altro hanno terminato un percorso abilitante, come ad esempio: TFA, 60/36/30 CFU, Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria, o altri metodi. Ovviamente questa tematica sarà affrontata in maniera approfondita in un post dedicato sul nostro Blog.

Ma all’atto pratico, questa suddivisione in fasce cosa comporta per i candidati? Come si può facilmente supporre, la Prima Fascia ha la precedenza di chiamata rispetto alla Seconda.

Questo comporta il fatto che una persona non abilitata, nonostante nel bienno abbia ottenuto il punteggio pieno di 24 punti, può comunque essere scavalcata da una persona che ha semplicemente conseguito in quell’anno l’abilitazione.

Per quanto riguarda invece i posti riservati nelle GPS, è importante sapere che una quota di cattedre è destinata a specifiche categorie protette. Vi è infatti una percentuale prestabilita di posti riservati in relazione al totale che varia in base al tipo di legge presa in considerazione.


Graduatorie di Istituto (GI)

Se i bollettini sono usciti, ma del vostro nome non c’è traccia, non disperate: arrivano in soccorso le GI.

Per capire di cosa stiamo parlando, dobbiamo tornare ancora una volta indietro a Giugno, ancor prima di compilare le 150 preferenze. Dopo aver inserito i nostri dati su Istanze Online, il Sistema infatti ci chiede di scegliere 20 Istituti per ogni CdC che ci appartiene.

Questa scelta comporta l’inserimento del nostro nominativo in ognuno dei 20 Istituti che abbiamo scelto.

Una volta ricevuti tutti i nomi la Scuola stila una classifica interna, sempre basata sugli stessi punteggi delle GPS, divisa questa volta in tre fascie:

  • La Prima Fascia contiene i nominativi di tutte le persone inserite nelle GaE (Graduatorie ad Esaurimento) di cui parleremo in un articolo dedicato.

  • La Seconda Fascia è formata dalle persone in possesso di abilitazione (in pratica la Prima Fascia GPS).

  • La Terza Fascia riguarda gli aspiranti docenti non ancora abilitati (Seconda Fascia GPS).


A differenza delle GPS che sono gestite dagli USP, le GI sono gestite totalmente dalla Scuola e sono una maniera immediata di trovare dei docenti che possano coprire eventuali assenze del personale già in forza all’Istituto. 

La convocazione per GI infatti può arrivare in ogni periodo dell’anno scolastico, ed ha una durata variabile, che può andare dal singolo giorno fino alla chiusura dell’anno scolastico. Variabile è anche il monte ore: possono arrivare infatti convocazioni che richiedano di coprire anche solo per due ore settimanali.


Come avviene la convocazione?

Mentre per le GPS, se leggiamo il nostro nome sul bollettino, dobbiamo preparare la valigia e andare a firmare, per le GI il discorso è diverso.

Queste convocazioni infatti, come già accennato in precedenza, sono totalmente gestite dalla Scuola e arrivano via mail all’aspirante supplente ogni qual volta la scuola ne abbia esigenza.

Questa mail però non significa automaticamente che sia arrivato il nostro turno in graduatoria, ma semplicemente richiede di dare la disponibilità o meno per l’incarico: poi, tra tutte le persone che avranno risposto positivamente alla mail, la Segreteria chiamerà telefonicamente il nominativo più in alto nella Graduatoria di quell’Istituto per convocarlo ufficialmente a firmare il contratto.

Quindi, anche se non doveste essere tra i primi in “classifica”, comunque occorre tener conto che molti nomi prima di voi saranno già impegnati tra GPS e altre GI.


FAQ

Per concludere, vi ricordiamo che entrambi questi metodi di convocazione lavorano in contemporanea, quindi possono avvenire delle casistiche che vi chiariamo in queste righe:

  1. Sto lavorando da GPS ma mi arriva una convocazione più vantaggiosa da GI, posso abbandonare l’incarico attuale e scegliere il nuovo? No, non è mai possibile abbandonare una GPS per una GI

  2. Sto lavorando da GI ma mi arriva una convocazione più vantaggiosa da GPS, posso abbandonare l’incarico attuale e scegliere il nuovo? Si, si può abbandonare un incarico GI per una convocazione GPS

  3. Sto lavorando da GI ma mi arriva una convocazione più vantaggiosa da GI, posso abbandonare l’incarico attuale e scegliere il nuovo? Dipende. Si può abbandonare l’incarico attuale solo se questo è una supplenza breve, mentre il nuovo ha scadenza al 30/06 o 31/08.


Non sono stato chiamato né da GPS né da GI, non ho più possibilità di lavorare?

A questa e a tante altre domande risponderemo nei prossimi articoli qui sul nostro blog, per questo vi consigliamo di seguirci sui vari social e non perdere nessun aggiornamento.


Conclusione

In questo articolo abbiamo provato a spiegare in maniera più semplice possibile il funzionamento delle due principali graduatorie che accompagnano la carriera di noi insegnanti, ma che ovviamente non sono le uniche.

Come è stato ripetuto più volte durante il post, l’argomento è talmente ampio, e a tratti complesso, che la figura di un Consulente che guidi il nostro percorso nella carriera scolastica è oggi più che mai fondamentale. Proprio da questa esigenza nasce Nova Educational Consulting, che punta ad accompagnare ogni docente in questo lungo e complicato cammino verso l’insegnamento.

Se il post vi è stato utile, vi chiediamo di lasciare un like, un commento, o semplicemente inviarlo ad un amico che potrebbe essere interessato all’argomento.

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A presto!



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